Man mano che si sale di altitudine la pressione atmosferica diminuisce: al livello del mare è di 750 mmHg mentre si riduce del 50% oltre i 5.000 metri di quota. Ciò comporta una riduzione della pressione dei gas che compongono l’aria e dunque a una rarefazione dell’aria stessa. Quindi in alta montagna per far arrivare la stessa quantità di ossigeno ai polmoni bisogna respirare ben più di frequente che in pianura. Sottoporsi a uno sforzo prolungato genera in quota più affanno richiedendo più tempo di recupero.