Delicati, anche se forse mortali, sono stati scoperti dei fiori rimasti intrappolati nell’ambra per circa 30 milioni di anni.
Le piante fossili in questione sono asteridi, classe che costituisce circa un terzo delle piante da fiore del mondo. Circa 80.000 specie rientrano in questa classe tassonomica, tra cui la pianta di caffè, la pianta di pomodoro, di menta, basilico e tabacco. Nonostante l’ubiquità degli asteridi oggi, pochi esempi fossili di questo tipo di piante sono stati trovati fino ad ora, dicono i ricercatori.
I due esemplari di fiori trovati, che sono stati chiamati Strychnos electri, appartengono allo stesso genere di altre piante velenose che vengono utilizzate per sintetizzare sostanze letali come la stricnina e il curaro paralizzante.
“Le specie del genere Strychnos sono quasi tutte tossiche, in qualche modo,” ha detto in un comunicato George Poinar Jr., un esperto di ambra fossile della Oregon State University. “Ogni pianta ha i suoi alcaloidi con effetti diversi. Alcuni sono più tossici di altri, e può essere che essi abbiano avuto successo perché i loro veleni nel tempo hanno offerto una sorta di difesa contro gli erbivori.” Gli scienziati hanno identificato circa 200 specie di Strychnos. Uno dei più famosi esponenti di questo genere potrebbe essere Strychnos nux-vomica, da cui deriva la stricnina.
La stricnina veniva utilizzata come veleno per topi, ma ha si è anche ritagliata un posto come arma d’eccezione nei romanzi di Agatha Christie, e Norman Bates ha usato questo veleno per uccidere la madre nel film “Psycho” di Alfred Hitchcock. L’avvelenamento da stricnina è stato anche proposto come possibile causa della morte di Alessandro Magno.
Il Curaro, che contiene la tossina tubocurarina, è estratto dalla pianta Strychnos toxifera, e ha una storia altrettanto macabra. I cacciatori in Sud America lo utilizzano per avvelenare i loro dardi paralizzanti (usanza riportata già a partire dal 16° secolo dall’esploratore inglese Sir Walter Raleigh). Più recentemente, dosi sicure del veleno sono state utilizzate in medicina come rilassante muscolare.
Non è chiaro il livello di tossicità (sempre che sia tossica) della recentemente scoperta Strychnos electri. Questi due nuovi fiori furono inglobati nella resina appiccicosa di un albero in una foresta tropicale piena di vapore di circa 20 o 30 milioni di anni fa, che si trovava nel territorio di quella che oggi è la Cordigliera Settentrionale nella Repubblica Dominicana.
L’ambra, che è resina indurita e fossilizzata degli alberi, è una fonte importante di conoscenza circa le piccole creature preistoriche viventi sulla Terra. Nell’ambra dominicana, in particolare, gli scienziati hanno scoperto varie specie di vespe, cavallette, zecche, mosche succhia-sangue e coleotteri sospesi nel tempo.
Questa nuova scoperta di fiori è stata segnalata il 15 febbraio 2016 sulla rivista Nature Plants.